Federico Soldati

Mentalista

La presenza di Federico al Congresso non è solo dettata dalle ragioni della gratificazione di un eccellente intrattenimento, gratificazione a cui i partecipanti al Congresso hanno diritto, dopo essersi impegnati in un pomeriggio di nuove ed emozionanti informazioni, piuttosto è un momento per essere consapevoli dell'abile manipolazione della realtà proposta dall'arte di Federico.
Il suo spettacolo oltre a divertirci dovrebbe aiutarci ad iniziare un percorso che ci permette di individuare la manipolazione psicologica, un percorso di introspezione.

Federico è un grande manipolatore, onesto e buono d'animo, come si percepisce dalla descrizione che dà di sé:

Quando ero bambino mio padre mi mostrava spesso dei giochi di prestigio dato che anche lui da ragazzo si era appassionato alla magia per un breve periodo.
Per questo motivo ho sempre adorato i giochi di prestigio e quando all’età di dodici anni ho ritrovato per caso alcuni libri che erano appartenuti a mio padre quando era ragazzo, il mio interesse per quest’arte si è subito manifestato.
Normalmente le manipolazioni necessarie per i giochi di prestigio sono complicate e richiedono molto tempo per essere imparate alla perfezione.
Nel mio caso però ho avuto la grande fortuna di avere dita molto allenate grazie al pianoforte. Infatti, dall’età di otto anni prendevo regolarmente lezioni di pianoforte e questo mi ha permesso di sviluppare una manualità che per gli altri prestigiatori richiede molti anni di studio e pratica.
All’età di tredici anni mia zia mi ha proposto di intrattenere i suoi ospiti ad una cena di compleanno e questo è stato il mio primo spettacolo. Benché non avessi nessuna esperienza ho accettato di esibirmi e tutto sommato era anche andato bene.
In seguito si è sparsa la voce che facevo il prestigiatore e sempre più persone hanno cominciato a chiedermi di fare piccoli interventi a feste private e compleanni per bambini.
Poter lavorare sempre di più mi ha permesso di perfezionarmi e migliorare costantemente fino ad oggi.

Federico Soldati